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Cambio per restare, nuove prospettive di management

Il movimento civico “Cambio per restare” offre un momento di confronto pubblico alla cittadinanza. Nell’occasione, lo scorso 12 febbraio presso i laboratori Glan, è intervenuta Clementina Gentile Fusillo, referente di associazione e attivista. “Ripartiamo dal valore di condivisione, poiché abbiamo sperimentato che, in un momento di crisi come questo, la sfida più difficile è quella della relazione con gli altri. In questo senso, intendiamo promuovere l’ideale di una riconciliazione possibile.”

A sostegno di questa tesi, la testimonianza dell’ospite della serata Nino Messina, direttore amministrativo dell’Ospedale Miulli e formatore manageriale. In apertura alla sua relazione, Messina ha introdotto il concetto cardine di “umanità”, margine entro cui dovrebbe svilupparsi ogni realtà associativa. Dovrebbe perché, più spesso, specie in contesti aziendali più complessi, si tende a concentrare l’attenzione sulle potenzialità produttive, a discapito del fattore umano. Chiara è parsa la posizione di Messina in merito: “Rapportarsi con la gente è bello, quanto difficile. Richiede molta attenzione e delicatezza. Inoltre, è doveroso quanto necessario farlo, per garantire condizioni operative democratiche e ragionate.” La cultura dell’impresa dovrebbe muovere da uno studio attento delle risorse umane e protendere a fornire occasioni di sviluppo ai talenti individuati; di qui, l’equazione - HR (Human Resources) : Talenti elevato ad opportunità -. A questo primo passo, seguono azioni idonee a rendere il contesto operativo più accogliente. In tal senso il buon dirigente d’azienda dovrebbe: ascoltare, affiancare, aiutare, accompagnare, animare e anche abbracciare. “Spesso si trascura l’importanza di un abbraccio, un segno molto importante di stima e vicinanza” - ha precisato Messina. “Con aiutare, intendo prestare un aiuto concreto. Sono del parere che anche i manager debbano sporcarsi le mani.”

La relazione ha denotato un forte attaccamento di Messina al messaggio evangelico di Don Tonino Bello. “Secondo l’iperbole tracciata dagli insegnamenti di questo pastore, più alto è il livello di produzione, minore sarà l’interesse alla materia umana, impegnata nel processo produttivo” osserva Messina, orientato verso una “gestione umana della risorsa”. Con grande rammarico, non è difficile constatare come queste teorie appaiano, oggi più che mai, utopistiche.

Il movimento civico “Cambio per restare”, in questo senso, intende promuovere sentimenti di rinnovata fiducia in un domani migliore, partendo dall’idea che cambiare è possibile, ma per farlo, bisogna partire dal piccolo, in questo caso, da una piccola realtà giovane e caparbia, attenta alle esigenze e ai bisogni di ognuno. La dedizione al territorio profusa dai giovani attivisti del movimento è stata sottolineata dal sindaco Nisi, presente all’incontro: “Intorno a questo progetto si è formata una forte speranza. Confido in questi ragazzi e invito noi adulti a proteggere e apprezzare queste realtà, non a denigrarle e ostacolarle, come spesso si è fatto insensatamente.”

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